Marcus Pollio Vitruvius: DE ARCHITECTURA LIBRI DECEM, Lyon, Jean de Tournes, 1552

Description

M. Vitruvii Pollionis de architectura libri decem… Accesserunt, Gulielmi Philandri… annotationes castigatiores, & plus tertia parte locupletiores…

Lyon: Jean de Tournes, 1552 

1 volume in-4to piccolo, 8 ff., 447 pp., 36 ff inclusa la marca tipografica; numerose figure in xilografia nel testo e una tavola ripiegata fuori testo e 83 vignette di cui il ritratto di Vitruvio;  Le illustrazioni principali, le quattro figure del Circo, dei marmi lateranensi e modenesi, sono di Bernardo Salomone. Numerose annotazioni manoscritte antiche ai margini. Restauro minimo del frontespizio. Le Epitomes in omnes Georgii Agricolae sono state accuratamente trascritte e perfettamente calligrafate al momento della rilegatura su 8 fogli rilegati alla fine. Legatura in marocchino rosso del XVIII secolo con dentelles dorate sui piatti, dorso liscio decorato, tagli dorati.

Comments:

Prima edizione del De Architecura di Vitruvio stampato in Francia e prima con il commento ampliato di Guillaume Philandrier che accompagna il testo integrale di Vitruvio.

L’edizione istituita da de Tournes ha la caratteristica di presentare infatti l’intero De Architectura in aggiunta alle Annotationes. L’aggiunta del testo di Vitruvio in cima alle annotazioni di ogni capitolo fu probabilmente un’iniziativa dell’editore di Lione che voleva offrire al pubblico il trattato vitruviano con il suo commento, sull’esempio del suo collega di Strasburgo, Georg Messerschmidt nel 1550. Il volume è completo con l’Epitome al trattato sui pesi e sulle misure di Giorgio Agricola, opera dello stesso Philandrier (qui in versione manoscritta settecentesca, inserita al tempo della rilegatura). 

Si tratta di una versine delle Annotationes notevolmente ampliata e migliorata rispetto alla prima edizone pubblicata a Roma nel 1544, con nuove illustrazioni incise da Bernard Salomon. L’umanista Philandrier beneficiò del secondo soggiorno nella Città Eterna (1547-1550): nuovi riferimenti antichi e moderni, numerose testimonianze archeologiche di grande interesse legate ai recenti scavi e alle escursioni archeologiche effettuate con l’amico Ligorio a Roma e dintorni, in particolare a Tivoli. L’edizione di Lione contiene inoltre un ritratto dell’umanista.

La versione del De Architectura è probabilmente frutto del lavoro di De Tounres e non di Philandirer, benché quest’ultimo rimanga l’editore virtuale per le  correzioni menzionate nelle sue Annotationes, molte delle quali saranno riprese da editori, commentatori e traduttori successivi (Messerschmidt, Barbaro, Perrault…).

L’editore e tipografo Jean deTournes, che aveva lavorato alla tipografia di Gryphius per più di dieci anni prima di mettersi in proprio nel 1542 e diventare stampatore del re nel 1559, aveva infatti imparato italiano, spagnolo, latino e greco nella sua bottega.

Jean II, figlio di Jean de Tournes, pubblicò un’edizione postuma della versione ampliata delle Annotationes del 1552 a Ginevra, dove si era rifugiato con un certo numero dei suoi compagni protestanti.
Nel 1552 Johannes de Laet riprodusse le Annotationes, precedute dal testo del De Architectura nel compendio vitruviano che fece uscire nel 1649 ad Amsterdam presso la tipografia di Louis Elzevier.

Bibliografia

A. Cartier, Bibliographie des éditions des De Tournes imprimeurs lyonnais, Introduction et appendices by M. Audin, biographical notes by E. Vial, Paris, Bibliothèque nationale, 1937-1938 ; reed. : Geneva, Slatkine Reprints, 1970.

F. Lemerle, “Philandrier et le texte de Vitruve”, Mélanges de l’École française de Rome – Italie et Méditerranée, 106, 1994-2, pp. 517-529.

F. Lemerle, Les Annotations de Guillaume Philandrier sur le De Architectura de Vitruve, Livres I à IV, Introduction, translation and commentary, Paris, Picard, 2000.

F. Lemerle, Guillaume PhilandrierLes Annotations sur l’Architecture de Vitruve, Livres V à VII, Introduction, translation and commentary, Paris, Garnier, 2011.

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